L’autocostruzione intelligente per gli insediamenti di transizione

© startsomewhere I Applicazione del sistema di costruzione con blocco forato in calcestruzzo

L’architetto tedesco Oliver von Malm ha sviluppato un sistema di costruzione che consente agli abitanti di “insediamenti di transizione” di costruire e smantellare le loro case proprio come i Lego. Lo ha pensato per la baraccopoli di Kibera a Nairobi, in Kenya. Il sistema si basa su un “mattone” forato in calcestruzzo che può essere assemblato e smontato manualmente in modalità ad incastro – senza l’uso di malta. Questo è un vantaggio nella misura in cui i “residenti” degli slums che non sono proprietari del terreno in cui vivono – in quest’area della Capitale il 90% del terreno e’ demaniale – possono portare con sé le loro case una volta che la terra viene riassegnata, ad es. per la costruzione di strade.

© startsomewhere I Applicazione del sistema di costruzione con blocco forato in calcestruzzo.

Nel 2019 Von Malm ha dedicato al progetto la sua tesi di laurea. L’obiettivo della ricerca era quello di sviluppare un sistema di edificazione che facilitasse una costruzione più economica ma di qualità superiore rispetto alla corrente, utilizzando materiali locali. Per assicurarsi i finanziamenti necessari, ha lanciato una campagna di raccolta fondi attraverso l’organizzazione no-profit – da lui fondata – Start Somewhere (“Cominciamo da qualche parte”) coinvolgendo al tempo stesso il Gruppo PERI come partner tecnologico. L’azienda tedesca è uno dei leader mondiali nel campo della tecnologia dei telai e dei ponteggi.

© startsomewhereSistema costruttivo tradizionale a Kibera.

A Kibera due sono i metodi costruzione tradizionali. Il primo si basa su una struttura in legno appoggiata su terreno umido e coperta con lamiera corrugata. Chi se lo può permettere applica uno strato di intonaco sul terreno che impedire alla terra di consumarsi con la pioggia. Il secondo metodo vede l’intera costruzione ricoperta di onduline. Questo materiale è uno dei più economici in questi contesti urbani, ma non isola bene ed arrugginisce in fretta. Le pareti dei blocchi cavi hanno uno spessore che va dai due ai quattro centimetri. Al loro interne le cavità intermedie vengono riempite di terra. Ciò consente di risparmiare sul cemento e non permette all’aria spinta dal vento di infiltrarsi. Più pesante è il muro, più tempo ci vorrà per riscaldarsi. Ciò ha senso in una zona climatica con un elevato gradiente di temperatura giorno/notte. A Nairobi, il termometro sale a oltre 30 gradi durante il giorno e si raffredda fino a 15 gradi di notte”.

© startsomewhere I Applicazione del sistema di costruzione con blocco forato in calcestruzzo.

Le proprietà nelle baraccopoli densamente popolate sono generalmente molto irregolari. Grazie al sistema push-fit, la pianta dell’unita’ abitativa può essere progettata in modo flessibile, e lo spazio disponibile può essere utilizzato in modo ottimale e flessibile. Sebbene il tetto sia ancora realizzato in lamiera grecata per motivi di budget, si e’ preferito utilizzare una lamiera a sezione trapezoidale che non arrugginisce. Se poi verniciata contribuisce a rifletta i raggi del sole e ridurre i surriscaldamento degli ambienti interni. Come ulteriore protezione termica è stato installato un soffitto in cartongesso; che secondo l’architetto porta ad un fattore di raffreddamento percepito dal 10 al 15 %. il costo per questo sistema costruttivo per unita’ unifamiliare va da un minimo di € 1000 ad un massimo di € 2000.

© startsomewhere I Inserimento di edifici nel contesto urbano di Kibera realizzati con il sistema di costruzione con blocco forato in calcestruzzo.

Allo stato, questo sistema costruttivo non e’ stato ancora testato e brevettato secondo le normative antisismiche a causa dei costi elevati di simulazioni in laboratorio, che richiederebbero maggiori finanziamenti. Il nostro crede lo stesso che la sua muratura senza malta sia superiore a un muro rigido completamente cementato. I blocchi ad incastro hanno una piccolo gioco di 2-3 millimetri in senso orizzontale che permetterebbe di assorbire le oscillazione in piano in caso di sisma. Se necessario, solo alcune parti delle costruzione potrebbe essere irrigidite con cemento armato.

Nell’agosto 2019 è stata costruita a Kibera una fabbrica di blocchi forati in cemento da una squadra di operai locali con una capacità produttiva di 75 mattoni al giorno. Il primo setto murario in cui i blocchi sono stati adottati e’ stato un edificio scolastico lungo 350 metri con due piani e dodici aule che e’ stato completato a fine 2020. La realizzazione dell’impresa è stata commissionata da The Deutsche Investitions- und Entwicklungsgesellschaft mbH (DEG, Associazione tedesca per gli investimenti e lo sviluppo ), una controllata di KfW-Bank, insieme a PERI GmbH. Il progetto è stato cofinanziato nell’ambito di un progetto di sviluppo PPP del DEG da fondi forniti dal Ministero Federale Tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (BMZ).

© startsomewhere I Applicazione del sistema di costruzione con blocco forato in calcestruzzo.


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