“A Frontier Between Standardized and Customized”: Contro la normalizzazione del mondo

Alla mostra ”Strategies in Architecture” (evento collaterale della 15. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia promosso dal Padiglione di Hong Kong), 13 curatori (tra architetti ed artisti) analizzano 13 rispettive situazioni critiche di Hong Kong (a livello urbano, etico, sociale e identitario) sviluppando ognuno un allestimento volto alla sperimentazione di modi alternativi di intervento per vincere contro i mali della contemporaneità.

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© arcomai I Allestimento della mostra “A Frontier Between Standardized and Customized”.

Secondo Chiu Hang Mei e Mary Grace – curatori dell’installazione dal titolo “A Frontier Between Standardized and Customized” – la standardizzazione e’ un prodotto della modernità, uno strumento per aumentare la crescita economica ed assecondare le dinamiche del profitto che stanno dietro alla macchina del cosiddetto “sviluppo”. In soli 50 anni questo modo di operare ha proiettato Hong Kong in nuova era in cui, oggi, le persone vivono passivamente la “norma” senza preoccuparsi troppo delle conseguenze che questa ha sulla qualità della vita. Lo standard e’ un “prodotto in scatola” che non può soddisfare i bisogni specifici degli individui, poiché “Va bene a tutti, ma non soddisfa nessuno”. Inoltre, la “uniformità” annienta la relazione tra le persone ed il designer.

L’architettura ad Hong Kong e’ la materializzazione di questo fenomeno. Poiché gli standards sono il prodotto delle logiche del mercato – che raramente si batte per il benessere delle persone – questi diventano il limite mentale, la frontiera culturale che i progettisti devono superare per promuovere un’architettura più sana e responsabile. In questa sezione si e’ provato a rompere con la “normalizzazione” dello spazio vitale, attraverso la manipolazione spaziale di un cubo, un “volume abitativo tipo”, allo scopo di generare diverse (se non addirittura infinite) “soluzioni esistenziali” in grado di soddisfare i bisogni degli individui, ristabilendo cosi’ il legame “vitale” tra l’architettura e la società.

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© arcomai I Allestimento della mostra “A Frontier Between Standardized and Customized”.


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