Escaping from the city into the water

20100910_01

© arcomai l Forgotten Spaces, l’allestimento alla Suiss Cottege Library.

Si e’ celebrato oggi presso la galleria espositiva della Suiss Cottege Library il review party della mostra Forgotten Spaces – allestita precedentemente al National Theater (24 Maggio – 4 Luglio) – che ripropone i 20 migliori progetti dell’omonimo concorso di progettazione insieme ai tre primi classificati. Si chiude cosi’ un’iniziativa, promossa dalla RIBA nel febbraio di quest’anno, da noi documentata nella fase precedente all’assegnazione dei premi in Forgotten spaces: Londra si prepara a ripartire dagli spazi dimenticati.

Il vincitore Gort Scott con il Reservoir Roofs propone l’istallazione di due pagode per osservare gli uccelli che hanno trovato il loro habitat naturale nei baci acquiferi di Waltham Forest (borough nei pressi di Tottenham), realizzati negli anni ’80 per raccogliere le acque del fiume Lea che, dopo aver attraversato l’East End, si congiunge col Tamigi in corrispondenza della sponda opposta al Millennium Dome. Scott Brownrigg, secondo classificato, propone invece con The Pool di riempire d’acqua una parte del sottopassaggio di Kingway Tramway Subway, costruito nel 1905 e in disuso oramai da 40 anni. Siamo a Camden, a pochi passi dal luogo dove nel 2005 i terroristi fecero saltare in area l’autobus 205. Ora li’ si potrà avere una piscina spartitraffico. Craftt Pegg va oltre e col Thames Archipelago, crea in prossimita’ degli East India Docks (nella circoscrizione amministrativa di Tower Hamlet e proprio nei pressi dell’estuario del fiume Lea) una serie di isolette ecologiche artificiali. L’autore nello spiegare il suo intervento ricorda polemicamente ai Londinesi che “… (The Thames) once was the source and the centre of the city’s being”. Qui come a Waltham Forest i pesci, gli uccelli, i topi e gli insetti sono i beneficiari di queste tre proposte di recupero urbano.

Sfogliando il catalogo della mostra – che raccoglie i progetti delle 150 entries al concorso – ci possiamo immaginare il disappunto di coloro che, con serietà, hanno interpretato il tema della competition e si sono visti superare da proposte effimere, difficilmente realizzabili e che poco hanno a che fare con le emergenze urbane della capitale. L’allora nostra teoria – che il concorso fosse finalizzato alla realizzazione di una mappatura di aree/edifici ad uso del mercato immobiliare – trova ora conferma.

20100910_02

Forgotten Spaces:Reservoir Roofs di Gort Scott (primo premio), The Pool di Scott Brownrigg (secondo premio),  Thames Archipelago di Craftt Pegg (terzo premio). Fonte www.architectsjournal.co.uk.


Back to Top