Dalston Junction: the station is now open

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 © arcomai l Vista interna della stazione di Dalston Junction.

Dalston e’ un distretto facente parte di Hackney, uno dei 33 boroughs (circoscrizioni amministrative) a nord-est della City. Fino a qualche anno fa era un luogo cosiddetto dodgie, un’area diseredata, pericolosa e trascurata anche perché’ sprovvista di infrastrutture e servizi. Questa parte di città’ – in passato luogo di arrivo e smistamento di emigranti provenienti da tutto il mondo – e’ oggi abitata da una popolazione multietnica caratterizzata principalmente dalle comunità’ afro-caraibica, turca (e turco-cipriota), ebraica e solo recentemente anche polacca. Per questo suo essere luogo di arrivo e partenza e per le future opere infrastrutturali in via di completamento, Hackney e’ destinata a diventare un “cantiere sociale” non solo per lo sviluppo della East London – che, per chi ci vive, e’ considerata con orgoglio la vera anima di Londra – ma per tutta la capitale.

Da oggi Hackney inizia una nuova era: la stazione di Dalston Junction ha aperto le porte dei suoi treni ad una popolazione che non ha mai avuto una propria stazione di metropolitana e che, per anni, si e’ accontentata di una stazione ferroviaria suburbana (Kingsland Station) la quale, a fatica, si integrava con la rete capillare della Tube. La stazione fa parte (insieme a quelle di Haggerston, Hoxton e Shoreditch High Street) di quel pacchetto di nuove “porte della mobilita” (with step-free access) facenti parte della prima fase di estensione della fu’ East London Line – chiusa nel 2007 – e futuro ramo infrastrutturale della London Overground, linea ferroviaria che corre da nord a sud di Londra attraversando lo East End e le area dei Docklands.

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© arcomai l Le quattro nuove stazioni della New Overground Line.

Il servizio (inizialmente operativo solo da Lunedì’ a Venerdì’ dalle 7 di mattina alle 8 di sera) collega per ora l’E8 (codice postale di Dalston) con la stazione di New Cross, per poi da Domenica 23 Maggio entrare definitivamente in piena operatività’, estendendo il percorso di viaggio al resto della linea che trova nelle stazioni di New Cross Gate, Crystal Palace e West Croydon nodi strategici di interscambio con la National Rail per la popolosa area sud orientale della capitale. I passeggeri beneficeranno di un servizio “turn-up-and-go” che comprende una squadra di 12 treni di nuova generazione (più’ veloci ed ad aria condizionata). Tra due anni la linea verrà’ definitivamente connessa con la rete della London Overground, formando cosi’ una “orbital railway” capace di colmare quel gap infrastrutturale che per anni ha reso “debole” lo East End. In un futuro al momento lontano, la rete di trasporto di massa sarà’ impreziosito nel 2018 dalla nuova linea ferroviaria suburbana di Crossrail, già’ documentata da noi in Croosrail: il passante ferroviario che attraversera’ le Olimpiadi 2012.

La realizzazione di questo tratto della linea e’ solo il primo degli obiettivi che TfL (Transport for London, l’ente che gestisce la mobilita’ a Londra) vuole ottenere. Infatti, la linea troverà’ la sua ragione infrastrutturale nel 2011 con il completamento della cosiddetto “west chord” che collegherà’ Dalston con le stazioni di Canonbury e  Highbury & Islington (seconda fase); e nel 2012 (terza fase) con l’apertura di un nuovo ramo che (verso ovest) terminerà’ alla stazione di Claphan Junction, cosi’ da integrare la linea con il network dei London Underground. A lavori finiti la nuova linea collegherà’ ben 20 dei 33 boroughs della capitale e permetterà’ ad almeno un londinese su cinque (1,5 milioni di abitanti) di avere accesso (a soli 15 minuti di distanza a piedi) ad una delle stazioni della linea. L’operazione avrà’ un costo complessivo di 1,4 miliardi di Sterline. Peter Hendy, transport commissioner della TfL – citando con orgoglio come precedente il glorioso prolungamento della Jubilee Line degli anni ’90 – a proposito della nuova impresa, dice: “It delivers four new London Overground stations and a huge increase in the number of travel possibilities to residents and travellers in a single day. It is also an important part of the 2012 transport network and has been delivered ahead of schedule and on budget. […] The new East London line is about connecting communities, north and south of the river, as much as it is about linking East London firmly with the wider London rail and Tube network.”

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© arcomai l Dalston Junction Station nella mappa delle East London Line Extention: prima fase (arancione) e seconda fase (verde).

La stazione e’ finanziata in parte dallo OSD (Over Site Development), un’operazione commerciale in via di costruzione che nel 2012 darà’ alla luce un complesso residenziale, sviluppato proprio sopra la ticket hall. Questo intervento, insieme a quello sempre residenziale già’ completato alla fine del 2009, definirà’ un nuovo brano di città’ noto come Dalston Square. Nel suo complesso la nuova Overground Line darà’ non solo l’accesso a nuovi posti di lavoro, a strutture scolastiche e ad attività’ del tempo libero, ma innescherà’ processi di rigenerazione urbana che, integrandosi con le reti e servizi realizzati per i Giochi Olimpici del 2012, creerà’ dinamiche di integrazione/interrelazione tra le molteplici comunità’ di cui la popolazione londinese e’ costituita. In futuro sarà’ interessante valutare gli effetti che interventi di questo tipo avrà’ sul mercato immobiliare e sulla struttura sociale della città’. Nel frattempo Boris Johnson, sindaco di Londra, si gode il momento storico. Affacciandosi al finestrino della cabina del conduttore del primo treno ha salutato sorridente i passeggeri della fu’ East London Line. Chi c’era dice che non era accompagnato dal suo predecessore, Sir Ken Livingstone, che avrebbe, sicuramente, voluto partecipare all’evento visto che ne fu, a suo tempo, uno dei promotori. Che Sir Livingstone abbia perso il treno?

 

© arcomai l Ingresso della Stazione di Dalston Junction. Vista del ponte della Stazione di Shoreditch High Street.

 


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