Giorgio Trebbi, Editoriali d’architettura 1970-1999

Nell’ambito delle celebrazioni dei 35 anni di PARAMETRO, viene presentato questa sera a Bologna presso l’Oratorio dei Fiorentini (Corte Galluzzi n°6) il volume Giorgio Trebbi – Editoriali di Architettura – Parametro 1970-1999 (Clueb , Bologna). Sara La Palombara – che ringraziamo per aver recensito il libro per ARCOMAI –  tratteggia in poche linee il “profilo” di un personaggio che, oltre ad aver diretto la rivista nel suo lungo percorso, è stato, per un terzo di secolo, uno dei protagonisti del pensiero architettonico in Italia.

20060407_01

Copertina del volume Giorgio Trebbi – Editoriali di Architettura – Parametro 1970-1999 (Clueb , Bologna). Giorgio Trebbi insieme a Kenzo Tange a Bologna nel 1968 (foto, Glauco Gresleri)

Il 18 agosto 2002 è venuto a mancare Giorgio Trebbi, infaticabile architetto, docente, intellettuale, teorico dotato di una personalità poliedrica nonché cofondatore e direttore di PARAMETRO. La redazione, per festeggiare i 35 anni di vita della rivista, rende omaggio al compianto collega, raccogliendo e pubblicando i 200 editoriali da lui scritti tra il 1970 (anno in cui esce il primo numero dedicato al Progetto di Kenzo Tange per Bologna) e il 1999.  Durante la lettura del testo ci si immerge nell’atmosfera di quegli anni, nei quali si dibattevano, solo per citare alcuni esempi, i temi del centro storico, dell’abitare, dell’università, della pianificazione territoriale, del Movimento Moderno. Gli editoriali, dunque, come specchio della storia italiana letta attraverso gli occhi di uno studioso che, con sguardo appassionato, lucidità e senso critico affronta le questioni importanti senza mettere mai in secondo piano l’amore per l’architettura.

Sin dal primo editoriale, Trebbi specifica come PARAMETRO non sia una rivista di tendenza, ma “tenta di affidare al tempo la scoperta di cosa sia o si sforzi di essere dimostrando che la indipendenza in cui si muove non cela dipendenze che non si possono confessare”. E’ il luogo di studio che cerca il progetto, infatti “il nodo centrale di PARAMETRO resta il progetto come territorio dell’architettura”. Non si può fare a meno di citare gli editoriali che raccontano ai lettori le vicende che hanno coinvolto personalmente lui e i suoi collaboratori in alcuni eventi fondamentali: la ricostruzione del Padiglione dell’Esprit Nouveau a Bologna, la costruzione della chiesa di Aalto a Riola (l’unica opera realizzata in Italia dal maestro finlandese), il progetto della chiesa di Le Corbusier per Firminy, la creazione del “Centro internazionale di studio, ricerca e documentazione dell’abitare, Oikos”. “La pagina che sta per essere scritta a Riola -scrive Trebbi nel 1975- è un capitolo importante di saldatura fra una progettazione che ha orientato gli architetti della nostra epoca, come già quella di Le Corbusier e di Wright, e presenza popolare che sempre più si avvicina all’operatore, ne condivide le fatiche, ne alimenta le ragioni”.

Come non citare l’editoriale Lo spazio delle città sognate, in cui ci regala un suggestivo ricordo di Calvino attraverso il suo memorabile Le città invisibili? “In una successione serrata di situazioni ed emozioni si attraversano con Calvino le speranze, le angosce di chi entra in rapporto con la città, o in chi la sogna, o in chi la prova, o in chi ne fugge. Nelle sue innumerevoli costruzioni letterarie riappare un’idea di città come pretesto ogni volta per riflettere sullo spazio che ci attornia o che ci siamo dati o che vorremmo, in una progettualità senza soluzioni finite, in un cammino paziente e poetico”. La letteratura, pertanto, si intreccia con l’architettura, ne diventa metafora. La lettura della realtà si configura in un’atmosfera magica. Il testo, a cura di Beatrice Bettazzi, racchiude questo e molto di più.

Oltre alla sapiente ricostruzione storica, attraverso gli apparati che aiutano a far luce sui molteplici argomenti trattati, è corredato di saggi di Raffaele Poggeschi, Mario Federico Roggero, Leonardo Benevolo, Giuseppe Bertani, Carlo Melograni, Giuliano Gresleri, Giuseppe Lombardini, Glauco Gresleri, attuale direttore di PARAMETRO. Come suggerisce l’autrice, sono “brevi testimonianze  redatte da compagni di strada, ciascuno di essi  con il compito di illustrare un ambito o un tratto di cammino”. Il testo diventa un prezioso strumento di riflessione culturale, un compendio indispensabile per conoscere da “vicino” la storia della rivista che ancora oggi continua a privilegiare il confronto, il dialogo, il dibattito.  Infatti come scrive Trebbi: “Parametro è stato un grande segnale lanciato dalla modestissima stanzetta di via delle Tovaglie 6 in Bologna e, da allora, ha percorso molta strada. Fondamentale per il successo è progredire, quanto ad elaborazioni qualificative e a dotazioni restando se stessi nel senso di non assumere l’immodestia come comportamento. Avanti così”.

Sara La Palombara, nata a Vasto (CH) nel 1979, si è laureata in Scienze dell’Educazione (Indirizzo: Insegnanti di Scienze dell’Educazione) nel 2003 a Bologna, città nella quale ancora risiede. Nel 2004 ha frequentato il Master Universitario di II livello in Scienze e Progettazione del Paesaggio, conseguendo il titolo di paesaggista. Ha raccolto e trascritto i 200 editoriali dell’architetto Trebbi, pubblicati nel libro Giorgio Trebbi. Editoriali di Architettura 1970-1999, edito dalla Clueb. Ha collaborato con la redazione di “Parametro” all’organizzazione della mostra per festeggiare i 35 anni di vita della rivista.


Back to Top