OMA si aggiudica il masterplan per il Centro Congressi più grande d’Australia

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By OMA © All rights reserved l I Vista aerea del futuro Sydney Convention & Exhibition Centre.

Il governo del NSW (Nuovo Galles del Sud, Australia) ha annunciato lo scorso 13 Dicembre che la joint venture tra gli studi di progettazione Hassell, Denton Corker Marshall e Populous (noto questo per l’aver progettato entrambi gli stadi olimpici di Londra e Sydney nonché oltre a 45 centri espositivi e congressi in tutto il mondo) si e’ aggiudicato la gara per la progettazione architettonica del nuovo Sydney Convention & Exhibition Centre. Il masterplan – dal nome ‘Darling Harbour Live’ – e’ stato sviluppato dallo studio OMA e copre un’area strategica di 20 ettari tra il CBD (Central Businness District) e l’area sud-occidentale del centro della città.

Il piano comprende un centro conferenze in grado di contenere simultaneamente tre eventi fino a 2.500 delegati con una capacità espositiva totale di 40.000 mq; una piattaforma per eventi all’eterno di 5.000 mq; una sala plenaria che può essere convertita in un teatro con una capacità di 8.000 posti; una grande hall da ballo con spazio per banchetti fino a 2.000 posti; un complesso alberghiero di 900 camere (sulla parte settentrionale dell’area); e una nuova zona residenziale, The Haymarket a sud della città, che prenderà il posto dell’esistente Sydney Entertainment Centre. Quest’ultimo intervento sarà completato nei primi anni 2020 mentre il Centro Mostre & Congressi aprirà le porte entro il 2016. La realizzazione dell’intero progetto sarà ad opera del consorzio che riusce i developpers Lend Lease, HOSTPLUS, Capella Capital, AEG Ogden e Spotless.

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By OMA © All rights reserved l Schema funzionale del Sydney Convention & Exhibition Centre. (Il complesso residenziale, Il Centro Mostre & Congressi, il complesso alberghiero ICC Hotels).

All’indomani dell’annuncio dell’aggiudicazione, David Gianotten, dello studio OMA con sede ad Hong Kong, ha manifestato il suo apprezzamento dichiarando che i suoi colleghi australiani saranno liberi di esprimere l’identità architettonica che vorranno per i nuovi edifici, contribuendo cosi’ alla realizzazione di una nuova identità urbana dell’area. L’architetto ha aggiunto, inoltre, come lo studio che rappresenta sia entusiasta di essere coinvolto in questo ambizioso progetto, anche perché sarà il primo nel suo genere che verrà realizzato in Australia da OMA, autore tra l’altro del progetto per il complesso alberghiero ICC Hotels.

Ken Maher, design leader per conto di Hassell, ha detto che il suo studio è contento di accettare la sfida di trasformare un’area chiave di Sydney attraverso la progettazione non solo degli importanti edifici in programma ma anche degli ampi parchi pubblici e spazi aperti all’interno del recinto di piano: “Sarà una fusione di architettura e paesaggio, di interni ed esterni, di istruzione e vita, di lavoro creativo e di intrattenimento. Il progetto dimostra la volontà di sostenere la vita urbana in questo momento critico per le nostre città e comunità”, ha dichiarato Maher. “Questo progetto – ha commentato, invece, l’amministratore delegato del Sydney Malcolm Macintyre – ridefinire Sydney come una città globale e farà di questa una delle grandi mete di incontro e di intrattenimento a livello internazionale”. Oltre alle ambizioni di carattere urbanistico, lo sviluppo di questa area darà un beneficio economico per il NSW di 5 miliardi di Dollari (Australiani), creando 3.700 posti di lavoro durante la costruzione e fornendo occupazione per 4.000 persone in tutta l’area. Lend Lease investirà il 50 per cento del patrimonio netto a fianco del “super fondo industria” nazionale per il turismo e l’ospitalità che verrà stanziato dal governo.

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By OMA © All rights reserved l Il complesso alberghiero ICC Hotels disegnato dal OMA.

A parte l’entusiasmo di chi si e’ aggiudicato il progetto, la notizia ha suscitato polemiche in quanto la sua realizzazione comporterà la demolizione del Sidney Exhibition Centre di Philip Cox Richardson Taylor & Partners e del Sydney Convention Centre di John Andrews, opere di due tra le più importanti figure dell’architettura contemporanea australiana. A tal proposito un gruppo di architetti di Sydney si e’ mobilitato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore e il destino di questi edifici mettendo in discussione non solo la pertinenza concettuale del futuro complesso e la natura economica dello stesso, ma suggerendo anche di spostare il nuovo intervento in aree non lontane dal sito predestinato. Inoltre, si ha paura che la mole del nuovo “centro” possa compromettere l’equilibrio urbano e sociale di questa parte di città nonché modificare l’identità e l’uso delle aree verdi e del lungomare. Un collega australiano mi ha spiegato come le architetture appartenenti al Darling Harbour siano espressione e testimonianza di un momento sociale ed economico unico per la storia di Sydney, e questi due edifici sono rappresentativi di quel tempo: “Fanno parte del tessuto e della storia della città”.

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By OMA © All rights reserved l Vista aerea del futuro Sydney Convention & Exhibition Centre.


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