Singapore: City in the garden, not City in Architecture

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© arcomai l Kallang River Bishan Park.

Alla quinta edizione del Wolrd Architecure Festival la città/stato di Singapore – che quest’anno ha ospitato l’evento – si e’ vista assegnare due dei tre premi principali della rassegna. Si tratta dell’intervento di bonifica dell’area fluviale al Kallang River Bishan Park e delle due serre artificialmente climatizzate denominate Cooled Conservatories all’interno del parco tematico Gardens by the Bay che vincono rispettivamente nelle categorie “Miglior paesaggio” e “L’Edificio dell’Anno”. E’ senza dubbio un successo per Singapore che da quest’anno entra ufficialmente nel circo internazionale dell’architettura forte dell’accordo stipulato con il l’ente promotore del festival che ha confermato questa come la sede dell’evento anche per le prossime due edizioni.

Il Kallang River Bishan Park (nel distretto di Bishan-Ang Mo Kio) e’ stato commissionato da Public Utilities Board (‘Agenzie delle Acque) insieme al National Parks Board e nasce come intervento di riqualificazione a parco degli argini del fiume Kallang che scorre per 10 chilometri attraverso il centro dell’isola. Per contenere le inondazioni stagionali del fiume negli anni ’60 e ’70 sono stati costruiti argini che hanno in qualche modo diviso la città in due sponde. Il progetto, che copre una estensione di 62 ettari, e’ stato sviluppato dallo studio paesaggistico Atelier Dreiseitl insieme agli ingegneri di CH2MHILL. L’intervento, i cui lavori sono iniziati nell’ottobre 2009 e terminati nel febbraio 2012, ha trasformato l’originario canale in un fiume naturalizzato, creando cosi’ nuovi spazi per la comunità a scopo ricreativo e sociale. Ciò e’ stato possibile grazie all’adozione di tecniche di bio-ingegneria del suolo adatte anche alle sfide poste dalla crescente urbanizzazione e le incertezze meteorologiche.

Il progetto comprende la demolizione dei canali di drenaggio secondo il concetto di pianura alluvionale che permette accessibilità al parco durante tutto il periodo dell’anno. I 2,7 km di canale  è stato trasformato in un fiume sinuoso per uno sviluppo di 3 km. La maggiore rugosità dell’alveo fluviale – ottenuta con rocce, rientranze e stagni – ha portato ad una riduzione della velocità delle acque, con evidente contenimento di trasportato di materiale fluviale in mare. Parte delle pareti di cemento sono state utilizzate come elementi di arredo.

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© arcomai l Kallang River Bishan Park.

Il Bishan-Ang Mo Kio Park è uno stimolante esempio di come un parco urbano può funzionare come infrastruttura ecologica, una combinazione intelligente di ricreazione, biodiversità, gestione intelligente delle inondazioni. L’introduzione del fiume naturalizzato ha visto la biodiversità del parco aumentare del 30%. 66 specie di fiori selvatici, 22 specie di libellula e 59 specie di uccelli sono state identificate in questo territorio. Se poi contiamo che Singapore si trova all’interno dell’Asian-Australasian Flyway e’ facile comprendere come il parco costituisca anche una piattaforma per molti uccelli migratori come: lo zanzibar red bishop (nativo dell’Africa), lo spotted wood owl originario della foresta di giungla in Indonesia, oppure  la orange cheeked waxbills (originaria dell’Africa occidentale e centrale). Inoltre, specie di volatili come aironi o munias, che sono raramente presenti in un quartiere urbano ad alta densità, sono oggi abitanti permanenti in questa area della città. Questa riserva naturale, inaugurata il 17 marzo di quest’anno dal Primo Ministro di Singapore, è oggi uno dei parchi più popolari di Singapore con oltre 3 milioni di visitatori all’anno. La loro presenza non solo dimostra il successo dell’intervento ma contribuisce anche a instaurare comportamenti piu’ rispettosi dell’ambiente e creare senso di identità.

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© arcomai l Gardens by the Bay.

Il Gardens by the Bay – che costeggia la baia di Singapore – e’ un’area interamente bonificata di 101 ettari che comprende tre distinti waterfront gardens: il Bay South, il Bay East e il Bay Central. L’attuale masterplan fu oggetto di concorso internazionale indetto nel 2005 e poi vinto dal team tutto londinese composto dai paesaggisti Grant Associates (capogruppo), dagli architetti Wilkinson Eyre Architects che hanno disegnato le serre, dagli ingegneri Atelier One e Atelier Ten che rispettivamente hanno curato gli aspetti strutturali e di sostenibilità. Il complesso de Cooled Conservatories è costituito da due cupole di vetro e acciaio (la Flower Dome e la Cloud Forest) che coprendo insieme un’area di 20,000 mq. Al loro interno sono coltivate migliaia di piante tropicali e mediterranee grazie ad un sistema integrato di pannelli solari e serbatoi di raccolta dell’acqua piovana che rende l’intera struttura completamente autosufficiente.

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© arcomai l Dettaglio della copertura (Coutesy of Wilkinson Eyre Architects).

La Flower Dome racconta la storia del paesaggio mediterraneo coltivando, tra l’altro, al suo interno piante a rischio di estinzione a causa dell’aumento della temperatura globale. La riserva –  che copre un’area coltivata di più di 10.100 mq – ha lo scopo di far vivere ai visitatori – che da queste parti del globo sono abituati a vivere un solo clima per tutta la durata dell’anno, l’esperienza del cambiamento delle stagioni. Dal campi di lavanda ai boschetti di ulivi della sezione Cultivated Worlds, dagli alberi di baobab a quelli di pachypodium della area Strange Worlds area, il pubblico può esplorare una variegata collezione permanente di piante insolite in questa parte del mondo che trova il suo apice nel Flower Field – un ampio tappeto di fiori che cambia ad ogni stagione. Con un’area espositiva inferiore della Flower Dome ma con un più’ alto sviluppo in altezza, La Cloud Forest mette in evidenza il legame tra le piante ed il pianeta, mostrandone la potenza della biodiversità. Questa serra ha nel suo cuore la ‘Montagna’ dai cui 35 metri sorge una cascata. I vistatosi possono provare la foresta a diversi livelli da un Cloud Walk, a Canopy Walk and the Forest Floor and Ravine Walks. All’interno della montagna, una serie di spazi espositivi descrivono l’impatto dell’aumento della temperatura globale e le tecnologie di sostenibilità adottate.

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© arcomai l La Cloud Forest. Mappa dei diversi percorsi tematici (Coutesy of Wilkinson Eyre Architects).

Entrambe le cupole delle serre sono costruite con il sistema a gridshell (struttura che ibrida il comportamento strutturale del guscio con quello del graticcio) ed archi. La gridshell e’ molto fragile (come un il guscio di un uovo) ed e’ stata progettata per supportare solo il suo peso e quello del vetro. I carico del vento sulla struttura e’ contrastato dagli archi che sono separati dalla superficie delle cupole e disposti radialmente in linea con la geometria della gridshell. Per facilitare l’ingresso della luce del giorno attraverso le serre, la struttura e’ realizzata con elementi prefabbricati in acciaio a sezione triangolare. Questi elementi standardizzati sono legati tra loro da nodi d’acciaio disegnati in “famiglie” per ridurre i costi di produzione e facilitare le variazioni di geometria dell’edificio. Le costole, che sono ancorate all’interno di ‘”scarpe” di cemento ancorate al piano di campagna, sono colorate di bianco per riflettere luce e calore.

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© arcomai l Gli spazi espositivi descrivono l’impatto dell’aumento della temperatura globale e le tecnologie di sostenibilità adottate.


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