Viaggio o esplorazione: Welcome in San Francisco

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© francesco bombardi l San Francisco (USA).

Viaggio o esplorazione – Considero il viaggio una forma di alienazione, quasi “fuga”; l’esplorazione ricerca, verifica introspettiva di nuovi modi e nuovi spazi. – Viaggio è negli occhi, esplorazione nel cuore. – Viaggio è presente, esplorazione è futuro. – L’esplorazione incamera informazioni e suggestioni, le assorbe e filtra come luce tra i rami del nostro substrato culturale fino ad emettere una sentenza, ad imporre una scelta. – Il viaggiatore si muove, non deve decidere, sfugge leggero. – L’esploratore ritorna o si ferma, comunque cambia, sente il suo peso. – L’esploratore si mette in discussione anche se porta con sé una bandiera come l’estrema sintesi dei suoi valori. – L’esploratore ha gli occhi del cuore puntati sul mondo migliore, è audace nel crederci, umile nel ricredersi. – Esplorare è un viaggio disperato come può essere l’amore che diventa passione. Cosi, la disperazione dei poeti beat aspira a liberarsi verso valori universali di pace spirituale che pur tuttavia magnifica il loro stesso dramma. – L’esploratore non ride, sorride… è dentro di noi, vive ed ha senso nella ricerca continua di un punto che coincide con la sua stessa fine.

Welcome in San Francisco Pochi minuti, pochi isolati, pochi sguardi; appena arrivati già si capisce che questa è una città per la gente… e non è una cosa scontata né banale a dirsi, tuttalpiù eccezionale in modo paradossale per chi è cresciuto all’ombra del mito, oramai, della cordialità, dell’affabilità degli Italiani, nella culla della “civitas” e nei domini incontrastati dei bagnini romagnoli di cui si narrano le gesta. Qua sembra succedere qualcosa, in modo spontaneo, semplice e senza retorica: si cammina, si incrociano gli sguardi, si accenna un sorriso ai passanti, si saluta e si chiede “come va”; il barista e il cameriere ti invitano a rilassarti, il doganiere a spendere i tuoi soldi. Le case si toccano, i giardini si mescolano; nessuna arroganza o pretesa sugli spazi da condividere, nessuna rete, solo qualche scalino o file di fiori. Solo un’indicazione da percorrere, discreti inviti all’uso dello spazio pubblico, un incredibile rispetto per quello privato.

Francesco Bombardi nasce a Forlì il 19-07-72 e si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1997. Studia all’ETSAB di Barcellona (Spagna) nell’anno accademico 1994-95 e alla Domus Accademy a Milano. Dal 1997 al 2000 lavora preso lo studio Cucinella a Parigi e a Bologna. Nel 2000 collabora con lo studio Massimo Iosa Ghini a Bologna. Nel 2005 partecipa al seminario di architettura organizzato dall’Università di Zagabria a Dubrovnik (Croazia) ed al workshop internazionale “Metropolis” con il patrocinio di Milano, AREP France e Skidmore Owen Merril. Nel 2001 fonda insieme ad Andrea Bergianti il BBstudio (www.bbstudio.it) sede a Reggio Emilia.

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