Dal cinema di fantascienza all’architettura utopistica passando attraverso la fotografia ed il fumetto

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Nella letteratura – da quella narrativa a quella di fantascienza – le descrizioni delle città e suoi ambienti, per quanto minuziose e dettagliate, non sono mai riuscite a esercitare sul pubblico quella forza e immediatezza emotiva create dalle stampe della fotografia, dalle pellicole del cinema, dai disegni del fumetto, dai progetti utopistici delle avanguardie architettoniche ed, ora più che mai, dai prodotti della realtà virtuale creata al computer. Le ragioni della popolarità di questi mezzi di comunicazione risiedono nelle diverse potenzialità possedute dal mezzo artistico visivo rispetto a quello letterario che anche quando si fa più ardito – proiettandosi verso una realtà spazio-temporale lontana dal nostro presente attraverso uno scrupoloso e convincente lavoro di documentazione scientifica – si trova sempre costretto a lasciare al lettore il compito di immaginare i luoghi e gli oggetti da essi descritti. Nella trasposizione grafica invece questo mondo ipotetico di rappresentare e far vivere lo spazio urbano è direttamente visibile, percepibile, magico, vero tanto da stimolare spesso un profondo stato di suggestione, coinvolgimento, appartenenza, familiarità ad un sistema di luoghi e simboli diversi da quelli offerti dal quotidiano; di trasmettere quel senso complessivo ed unitario di comunità ed ambiente che sembra mancare nelle città in cui viviamo. Quest’ultimo incontro, dedicato ad analizzare come l’immaginario collettivo vede la città contemporanea e pre-figura quella del futuro attraverso il potere delle immagini, è stato dettato dall’intento di seguire i percorsi della creatività umana anche nella sua più astratta virtualità, convinti che – oggi più che mai – l’immaginare la città al di fuori del presente sia per noi l’occasione per farci ri-scoprire la realtà in cui viviamo e prendere i provvedimenti necessari a far sì che le generazioni che verranno siano nelle condizioni di fabbricarsi il proprio futuro.

 

Bologna, 22 ottobre 2003

Moderatore: Nicola Desiderio

Relatore:

Giorgio Conti,

Gianni Gosdan,

Roy Menarini,

Piero Ruggeri

 

Giorgio Conti, docente di “Pianificazione del Territorio” presso l’Università di Venezia (Cà Foscari), dopo aver insegnato nella Università IUAV (Venezia), Algeri, Salerno, Ancona. Ha fondato a Venezia (1980) gli “Archivi della Modernità”, un centro di documentazione e promozione culturale ispirato alla poetica / filosofia di J. Beuys. E’ delegato italiano del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), per il coordinamento scientifico degli Incontri Internazionali “Image et Science” di Parigi.

Gianni Gosdan, fotografo e docente di “Fotografia” alla “Accademia di Belle Arti” di Bologna. Nel suo corso affronta i principali aspetti della fotografia contemporanea attraverso alcuni statuti teorici ed estetici dominanti, il loro sviluppo storico, e la loro realizzazione operativa. Attento anche al rapporto tra fotografia e spazio urbano, il suo lavoro si rivolge in particolare a come la realtà – rappresentata dalla macchina fotografica – influenzi e stimoli sia la nostra capacità di vederla e riconoscere lo spazio in cui viviamo che il nostro immaginario nei confronti di una visione di città proiettata al futuro.

Roy Menarini, studioso e critico di cinema e linguaggio audiovisivo, ha insegnato al Dams (BO) all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e da quest’anno è Professore Associato presso l’Università di Udine. E’ stato redattore delle riviste Fotogenia e Immagine, e lo è tuttora di Cineteca. Scrive su Segnocinema dal 1994. Ha scritto numerosi volumi sul cinema di fantascienza e sul cinema popolare italiano, tra cui Il cinema degli alieni (Alessandria, 1999); Visibilità e catastrofi. Saggi di storia, teoria e critica della fantascienza (Palermo, 2001) e La parodia nel cinema italiano. Intertestualità, parodia e comico nel cinema italiano (Bologna, 2002).

Piero Ruggeri, professionista a Bologna si occupa non solo di progettazione e design ma anche di grafica pubblicitaria, illustrazione e fumetto. Ha insegnato “Arredamento” all’Università di Milano e dal ’94 tiene un “Corso di Fumetto” al Centro Arte dei Giardini Margherita. Ha illustrato varie pubblicazioni: dall’architettura virtuale di “Israele” White Star, (Vc-’95) agli albi di Favole. Coordina il Concorso Baraccano di Fumetto ed Illustrazione che si svolge a Bologna nel mese di Maggio. A fine 2003 è in uscita, assieme a Filippo Neri, con “Steam Park”, fumetto cartonato a colori senza parole per l’editore francese Le Cycliste.


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